Fino a quando la macchina è presente, si ha l'obbligo di usarla. Nessuno attinge acqua dal pozzo, quando si può girare un rubinetto
George Orwell
29 giugno 2010 | Maurizio Bolognetti pubblica una dichiarazione sul portale Fai Notizia riportando le parole della Dott. Trabace pubblicate on line dal Laboratorio per Viggiano, in cui dichiara: “Poco fa la Metapontum Agrobios mi ha confermato che in un documento datato 2001 si poteva leggere di analisi chimiche condotte sulle acque e sui sedimenti di 11 siti individuati lungo l’asta fluviale del fiume Agri. Nel documento in oggetto si riferiva dell’esistenza di un rischio potenziale di inquinamento dovuto alla presenza di scarichi civili non correttamente depurati e alla presenza di scarichi industriali. Come se non bastasse, la Metapontum segnalava la presenza di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) nei sedimenti della Diga del Pertusillo”. |
28 giugno 2010 | Nella seduta Parlamentare n. 343, Elisabetta Zamparutti propone un'altra interrogazione in Commissione Ambiente. Ricapitolando sia le precedenti interrogazioni e facendo soprattutto riferimento alle parole della Dott. Albertano apparse sulla stampa, premesso che “l'alga apparsa nel Pertusillo si trova anche nel lago di San Giacomo di Fraele, un piccolo bacino sulle Alpi, in provincia di Sondrio, a 1949 metri sul livello del mare. La sua acqua è utilizzata solo per produrre energia: è stato imposto il divieto all'uso potabile da quando l'alga ha messo radici” viene chiesto: |
24 giugno 2010 | Finalmente l'Agenzia ARPA della Basilicata pubblica sul suo sito i rapporti monitoraggio degli invasi lucani effettuati nel 2010. |
24 giugno 2010 | Nel tentativo di capirne di più su questo continuo cambiare versione ufficiale circa presenza algale del Pertusillo, La Gazzetta del Mezzogiorno si è rivolta alla professoressa Patrizia Albertano, ordinario di botanica all’Università Tor Vergata di Roma ed esperta di alghe. Le conclusioni della Dott. Albertano sono sconcertanti: «Quello delle temperature (una relazione ARPAB del 14 giugno parlava di condizioni geoclimatiche ottimali per il prolificarsi dell'alga N.D.A.) è una sciocchezza. Tutte le alghe, e in particolare quella trovata nel Pertusillo, crescono anche a temperature non molto elevate. È un problema che stiamo riscontrando in diversi laghi in giro per l’Italia. È inequivocabilmente frutto dell’inquinamento. Le alghe crescono e si sviluppano in presenza di nutrienti. Se è vero che nel Pertusillo è stata riscontrata una presenza di azoto e fosforo, ecco che tutto torna. Sono elementi, sintomo di un problema di contaminazione da scarichi, che aiutano l’alga a svilupparsi». |
24 giugno 2010 | ARPAB invia ai soggetti istituzionali interessati una seconda relazione che ha per oggetto: I probabili effetti delle fioriture algali (valutazioni dell'ARPAB successive alla riunione del 24.05.2010 e al sopralluogo presso la diga del Pertusillo ed all'impianto di potabilizzazione di Missanello)”. |
23 giugno 2010 | Nella seduta Parlamentare n. 342, Elisabetta Zamparutti presenta al Ministro per l'Ambiente un'interrogazione scritta elencando le vicende degli invasi lucani fin qui accadute, per chiedere “quali iniziative, anche normative, intenda adottare al fine di chiarire in maniera inequivocabile la legittimità di attività e comportamenti di autorità pubbliche, volti ad assicurare il rispetto dei diritti di informazione dei cittadini in applicazione della Convenzione di Aarhus” |
23 giugno 2010 | L'istituto ISPRA segnala la Basilicata come grande assente già nel 2007 e 2008 dal monitoraggio nazionale delle acque superficiali e sotterranee sul controllo dei pesticidi. |
22 giugno 2010 | Con determinazione dirigenziale n. 749, il Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata costituisce il “Gruppo di lavoro interdipartimentale” annunciato dal sito di Agatino Mancusi il giorno prima. Compiti di questo dipartimento: programmare la fase di rimozione delle carcasse dei pesci morti presenti nell'invaso del Pertusillo, monitorare la situazione delle acque (si fa riferimento alla tutela della salute pubblica) nonché informare gli assessorati e i dirigenti competenti. |
22 giugno 2010 | La Gazzetta del Mezzogiorno pubblica un articolo che recita: Man mano che si va avanti nelle indagini sulla proliferazione dell’alga «cornuta» nel lago del Pertusillo e sulla conseguente moria di pesci nell’invaso, emergono inquietanti novità. La causa potrebbe essere la presenza di scarichi fognari o di impianti di depurazione malfunzionanti o addirittura abusivi che confluiscono negli affluenti della diga. A confermarlo sono i campionamenti effettuati dall’Arpab che evidenziano un’eccessiva concentrazione di azoto e fosforo nelle acque dell’invaso.” Alla domanda se c'è pericolo per la salute pubblica, Sigillito risponde per l'ennesima volta “Assolutamente no”. |
21 giugno 2010 | Dal suo sito web, l'Assessore Regionale Agatino Mancusi annuncia un protocollo di intervento e sinergia “interdipartimentale che si attiverà per mettere in campo un Piano di intervento che sia risolutivo del fenomeno della proliferazione delle alghe nel lago del Pertusillo e della conseguente morìa di pesci nell’invaso" |
20 giugno 2010 | Secondo il sito dell'organizzazione OLA – Lucana Ambientalista “I cittadini residenti in due frazioni di Rivello (Medichetta e San Costantino) non pagano il servizio di depurazione perché l’impianto di depurazione non è funzionante da oltre un anno”. |
18 giugno 2010 | In un comunicato diffuso attraverso il sito di Tele Norba, il Sindaco di Spinoso, parlando della moria dei pesci ritrovati a pancia all'aria nell'invaso del Pertusillo, rassicura tutti che non c'è bisogno di allarmarsi. “GLI ANIMALI SAREBBERO MORTI PER ASFISSIA, PERCHÉ LA PUTREFAZIONE DELL'ALGA PRESENTE NELL'INVASOO HA PRIVATO LA FAUNA DELL'OSSIGENO”. |
18 giugno 2010 | La Procura della Repubblica di Lagonegro apre un'inchiesta sulle cause dell’inquinamento del Lago del Pertusillo, disponendo sopralluoghi per accetare i responsabili dell’inquinamento che al momento restano ignoti così come restano ignoti i motivi della massiccia proliferazione dell’alga cornuta che potrebbe essere dovuta alla presenza di nutrienti immessi nell’invaso, come azoto e fosforo. |
17 giugno 2010 | Sulla riva del Lago Pertusillo, dalla parte di Spinoso località Ficarella, compaiono le prime vittime dell'alga rosso bruna apparsa nei giorni scorsi. Sono i pesci, ritrovati stecchiti. |
15 giugno 2010 | ARPAB invia una relazione esplicativa sul fenomeno della fioritura algale nel Lago del Pertusillo risalente al Maggio 2010. Il documento, a firma dei relatori, il Coordinatore Bruno Bove, la Dott. Katarzyna Pilat, la Dott. Luciana Galella e del Direttore Vincenzo Sigillito, sostiene che “nei 3 campioni prelevati nell'invaso del Pertusillo, non è stata rilevata una variazione significativa dei valori analitici rispetto ai mesi precedenti”. L'unica sostanziale differenza sta infatti nella fioritura algale, classificata come sostanza non tossica, che prolifica nei bacini idrogeografici tra la tarda primavera e l'autunno. “Le cause di questo fenomeno possono essere molteplici: variazioni climatiche, ad esempio innalzamento della temperatura, variazioni di nutrienti, anche se in letteratura non vi sono indcazioni univoche al riguardo" |
2 giugno 2010 | Con un lungo e dettagliato reportage, l'Organizzazione Lucana Ambientalista denuncia il grave stato di inquinamento delle acque lucane collegato alla cattiva gestione dei depuratori delle acque reflue |
27 maggio 2010 | Il sindaco di Potenza emette l'ordinanza 21/2010/prot. 794/2010 che vieta - al fine di salvaguardare la salute pubblica - l'uso di acqua potabile in contrada Valle Paradiso, ricompresa nella più vasta contrada di Gallitello, a causa di probante inquinamento chimico della rete idrica. |
25 maggio 2010 | In un comunicato ANSA si legge: ''Nelle acque della diga del Pertusillo non c'e' nulla di anomalo ne' di pericoloso per la salute degli uomini''. |
24 maggio 2010 | Il neo Assessore all'Ambiente della Regione Basilicata, Agatino Mancusi, convoca e presiede una riunione con il direttore generale del Dipartimento, Donato Viggiano, i sindaci dei comuni di Grumento Nova, Vincenzo Vertunni, di Sarconi, Cesare Marte, di Montemurro, Mario Di Sanzo, di Spinoso, Pasquale De Luise, di Viggiano, Giuseppe Alberti, il commissario del Parco della Val D’Agri, Domenico Totaro, il direttore dell’Asi di Potenza, Mario Cerverizzo. |
20 maggio 2010 | Nella seduta n. 325 Elisabetta Zamparutti propone interrogazione Parlamentare in cui chiede “se il Ministero sia a conoscenza dei fatti esposti e di quali ulteriori elementi disponga in merito e se intenda acquisire gli elementi in relazione agli interventi eseguiti; se sia noto quale sia lo stato attuale delle acque che escono dal depuratore di Senise e in particolare se permanga la situazione di mancato trattamento per eccesso di afflusso d’acqua; quale sia l’esatta natura delle sostanze che hanno provocato l’inquinamento; se e quali azioni sia state intraprese nei confronti dell’acquedotto in relazione al danno ambientale provocato” |
11 e 18 maggio 2010 | A seguito della comparsa di una misteriosa alga sulla superficie del Pertusillo, ARPAB effettua prelievi ed analisi nell'invaso, verificando che le alghe in questione non sono tossiche e che la loro presenza è stata determinata esclusivamente da fattori meteoclimatici |
8 maggio 2010 | Carmela Fortunato, dirigente del Centro Regionale Radioattività, sarebbe stata sospesa per “aver espresso un’opinione circa le limitazioni imposte dall‘attuale direzione generale sui controlli Arpab all’interno dell’Itrec”. |
24 aprile 2010 | Dopo aver attaccato Bolognetti dalle pagine de “La Nuova del Sud”, facendo espliciti riferimenti alle imminenti elezioni regionali lucane, Nino Grasso viene nominato portavoce da Vito De Filippo. |
22 marzo 2010 | A corollario delle manifestazioni dedicate alla Giornata Mondiale dell'acqua, si svolge a Potenza in Piazza Prefettura la manifestazione “Acqua di rubinetto? Si grazie!” promossa da Federutility e Legambiente con l’adesione di Acquedotto Lucano S.p.a. |
22 marzo 2010 | GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA |
19 marzo 2010 | In preparazione alla “Giornata Mondiale dell'Acqua” prevista per il 22 marzo 2010, è stata organizzata la visita di alcuni studenti dell’Ipias e dell’Itis di Potenza (per un totale di 50 studenti) presso i laboratori della Vigilanza Igienica di Acquedotto Lucano in via Grippo |
2 marzo 2010 | La Procura della Repubblica di Potenza prima invita Maurizio Bolognetti a rivelare la fonte che gli ha inviato i risultati delle analisi sulle acque degli invasi lucani, dopodiché dispone un'ordinanza di perquisizione e sequestro da effettuare nei luoghi chiusi che siano nella sua disponibilità, segnatamente ai computer, hard dik e supporti informatici |
11 febbraio 2010 | Nella seduta Parlamentare n. 282, Elisabetta Zamparutti propone un'interrogazione alla Commissione Ambiente di cui fa parte. |
2 febbraio 2010 | Maurizio Bolognetti indice una conferenza stampa ove rende pubblici i dati sulla qualità delle acque dei principali invasi lucani |
27 gennaio 2010 | La Biosan comunica i risultati delle analisi che trasformano i dubbi in certezze: l'acqua della Camastra, del Pertusillo e di Montecutugno è scadente. C'è un'inquietante presenza di Bario (sostanza tra l'altro utilizzata dall'industria petrolifera) superiore ai limiti previsti dal D. Lgs n. 152/2006, enterococchi intestinali ed escherichia coli |
21 gennaio 2010 | Al fine di verificare l'attendibilità dei dati diffusi dalle istituzioni, vengono eseguiti, su iniziativa di Maurizio Bolognetti, dei prelievi di campioni di acque sugli stessi invasi, allo scopo di farli analizzare presso il laboratorio Biosan di Vasto (Ch) |
20 gennaio 2010 | Il portale della Regione Basilicata pubblica una dichiarazione dell'Assessore all'Ambiente Santochirico che parla di “maldestro tentativo di allarmare i cittadini lucani sostenendo che l'acqua ad uso potabile è inquinata”, puntualizzando di aver fatto eseguire “eccezzionalmente una valutazione terza” ai Professori UNIBAS Aurelia Sole e Salvatore Masi. |
14 gennaio 2010 | L'editorialista del quotidiano “La Nuova del Sud”, Nino Grasso, pubblica un editoriale avviando una riflessione sull'allarmismo procurato da Maurizio Bolognetti che ha divulgato le analisi delle acque del Pertusillo. |
12 gennaio 2010 | Dalle pagine del suo sito ufficiale, l'Assessore all'ambiente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, fa sapere di aver inviato al Procuratore della Repubblica i risultati di analisi effettuate, durante tutto il 2009, sull'acqua delle dighe del Camastra, Pertusillo, Montecotugno di Senise e di una condotta situata a Savoia di Lucania e del fiume Noce. |
10 gennaio 2010 | Massimo Brancati prosegue i suoi riscontri sulla Gazzetta del Mezzogiorno intervistando Enrico Gerardo Marotta, Direttore Generale di Acquedotto Lucano, il quale parla di un equivoco, di una probabile interpretazione errata da parte di Bolognetti che ha scambiato il limite di rilevabilità con il limite fissato dalla legge del materiale riscontrato nell’acqua, in quanto ai potabilizzatori di Acquedotto Lucano “non sfugge nulla” |
10 gennaio 2010 | In un altro articolo della Gazzetta del Mezzogiorno a firma di Massimo Brancati, il Direttore ARPAB, Vincenzo Sigillito afferma che «Tutte le indagini finora espletate, nonché quelle di novembre 2009, cui fa riferimento Bolognetti, sono da considerarsi assolutamente perfette, rientranti cioé nel range di riferimento previsto dal decreto legislativo 152/2006». |
10 gennaio 2010 | In un articolo della Gazzetta del Mezzogiorno, Maurizio Bolognetti, tramite Massimo Brancati, lancia l'allarme sulla qualità delle acque degli invasi lucani. Bolognetti rende noti i risultati delle analisi chimiche effettuate dall’Ufficio risorse idriche dell’Arpab, da cui emergerebbe una contaminazione da sostanze chimiche tossiche e un’abnorme presenza di coliformi fecali. |
5 e 18 novembre 2009 | I dati delle analisi ARPAB del 5 e del 18 novembre 2009, periodo nel quale gli invasi erano solo parzialmente pieni, documentano un decadimento della qualità delle acque. |
26 maggio 2009 | La Forestale denuncia sei persone per sversamenti dal depuratore consortile di Senise, responsabili di un inquinamento di Monte Cotugno in località Pantanella |
28 marzo 2009 | Il sito web “Laboratorio per Viggiano” pubblica una dichiarazione della Dott. Teresa Trabace responsabile Unità di Monitoraggio Ambientale e Territoriale della società Metapontum Agrobios: |
Aprile 2008 | La rivista Acque Network pubblica, a firma di Eustachio Follia, un articolo dedicato alla Metapontum Agrobios, società incaricata dalla Regione Basilicata a condurre i monitoraggi ambientali sulle risorse idriche lucane. |
Il futuro sta nelle raccolte differenziate e non nell’incenerimento. La prima soluzione, infatti, crea nuova occupazione e rispetta l’ambiente, la seconda, invece, crea solo inquinamento e grossi affari per chi gestisce quella tecnologia.
Una pratica primitiva.Prof Paul Connet, docente di Chimica Ambientale
SaintLawrence University in U.S.A.
22 maggio 2010
| Dopo l'audizione di Vincenzo Sigillito davanti alla Commissione Bicamerale sul ciclo dei rifiuti, Elisabetta Zamparutti e Maurizio Bolognetti chiedono le dimissioni di Sigillito da Direttore dell'ARPAB. I due esponenti radicali giudicano il comportamento di Sigillito omertoso e pieno di contraddizioni. La notizia viene ripresa anche dalla Gazzetta del Mezzogiorno e dal Quotidiano di Basilicata |
18 maggio 2010
| Davanti alla Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite legate al ciclo dei rifiuti, il Direttore ARPAB, Vincenzo Sigillito, dichiara che per quanto è sua conoscenza "la situazione generale in Basilicata è abbastanza buona, perché non si rilevano fenomeni eclatanti, se non rotture, interruzioni di funzionamento dell'attività delle discariche, per cui la situazione appare sotto controllo". |
27 febbraio 2010
| La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) ha chiesto di conoscere dagli uffici competenti regionali del Dipartimento Ambiente dove la Società Fenice SpA e poi Società EDF Fenice abbiano smaltito le oltre 26.000 tonnellate annue di ceneri e fanghi prodotti dal termodistruttore dell’area di San Nicola di Melfi, in oltre 10 anni di funzionamento per complessive 260.000 tonnellate di sostanze altamente pericolose, derivanti dalla combustione di ingenti quantità di rifiuti industriali e civili bruciate presso il termodistruttore |
18 gennaio 2010
| L'assessore regionale Vincenzo Santochirico comunica dal proprio sito web di aver presieduto un incontro cui hanno preso parte anche gli assessori all’Ambiente delle Province di Potenza e Matera, Massimo Macchia e Giovanni Bonelli, i sindaci dei Comuni di Melfi e Roccanova, Ernesto Navazio e Giulio Emanuele, il direttore generale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito, e il direttore generale del Dipartimento Infrastrutture della Regione, Giuseppe Esposito. |
30 dicembre 2009
| Il Quotidiano della Basilicata rivela i particolari di un'inchiesta condotta dal nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, nei confronti dei membri di due Giunte Regionali di Basilicata. |
4 novembre 2009
| Ascoltato dalla Commissione Permanente regionale sulle Attività Produttive,Territorio e Ambiente ,Vincenzo Sigillito dichiara che ARPAB non possiede alcun dato inerente il termodistruttore Fenice relativamente al periodo 2002-2006. |
17 ottobre 2009
| Secondo il sito TeleFree in una missiva datata 14 ottobre, Fenice (società per azioni italiana filiale del gruppo Electricité de France-EDF, leader in ambito Europeo nell'offerta di servizi in campo energetico ed ambientale, che gestisce l'impianto di termovalorizzazione a Melfi in Basilicata) comunica agli enti interessati di aver avviato la costruzione "di un nuovo sistema di emungimento a monte dell'attuale barriera idraulica in funzione ai confini del sito." La protezione dovrebbe entrare in funzione nel giro di un mese" |
Novembre 2009
| Vengono diffusi tramite il sito ufficiale di ARPA Basilicata, i dati relativi al periodo 2008/2009 che ormai non è più possibile tenere segreti |
Metà ottobre 2009
| L'ARPA Basilicata rende noti i dati delle matrici ambientali acqua e terra, relativamente al periodo 2008-2009 inviandoli ai giornali(1) ma non mettendoli a disposizione dei cittadini sul suo sito. |
26 settembre 2009
| Sulla base delle dichiarazioni del Dr. Bruno Bove del 25/09/09, viene presentato alla Procura di Potenza, un esposto-denuncia ove si ipotizza a carico dei dirigenti ARPAB la violazione dell'art. 331 c.p.p. |
25 settembre 2009
| Il Sostituto Procuratore Renato Arminio decide di rispondere alla richiesta di Bolognetti del 21 settembre pubblicamente, direttamente al TG 3 regionale di Basilicata, affermando che l'indagine relativa all'inquinamento della falda acquifera è in corso dal marzo del 2009, ma “che sarebbe stato irresponsabile chiudere l'inceneritore”. |
21 settembre 2009
| Maurizio Bolognetti scrive una lettera aperta alla Procura della Repubblica di Melfi con richiesta spiegazioni sul mancato sequestro dell'impianto di termovalorizzazione Fenice, per lo meno la parte riguardante il Forno rotante. |
14 settembre 2009
| La Provincia di Potenza, che ha tra le sue deleghe anche il controllo e la tutela delle acque interne, comunica dal suo sito web che in data odierna ha "avviato un confronto che porterà alla definizione di una specifica convenzione Provincia-Arpab allo scopo di mettere a punto una serie di azioni ed interventi da realizzare congiuntamente e ciascuno in base alle proprie responsabilità e ai propri compiti istituzionali per rafforzare la vigilanza, il controllo e le attività di prevenzione di reati ambientali" |
27 agosto 2009
| Maurizio Bolognetti è invitato presso il Dipartimento Ambientale della Regione Basilicata; dopo oltre due ore di colloquio apprende che non sono disponibili le matrici ambientali acqua e suolo dei rilievi effettuati da ARPA Basilicata |
27 luglio 2009
| In una lettera aperta al Presidente della Regione Basilicata, Vito Defilippo e all'Assessore Ambiente Vincenzo Santochirico, Marco Cappato e Maurizio Bolognetti ricordando quanto contenuto nel Decreto di Giunta Regionale n° 1008 del 15 marzo 1996: “bisogna garantire alla popolazione uno strumento che permetta tra l'altro una semplice interpretazione ecologica delle informazioni” |
30 giugno 2009
| Il responsabile del settore comunicazione di Fenice SpA, Luca Camuncoli, dichiara che “è in corso il procedimento penale 527/2009, iscritto nel Registro Generale presso la Procura della Repubblica di Melfi, condotta dal PM Renato Arminio e dalla Polizia Provinciale di Rionero". |
23 giugno 2009
| Il Senatore Poretti in Seduta propone una interrogazione con carattere d’urgenza ai sensi dell’articolo 151 del Regolamento del Senato circa i ritardi delle opere di sicurezza e bonifica relative all'incidente Fenice di Melfi |
Fine giugno 2009
| Alla richiesta di fornire i dati del monitoraggio ambientale che ARPAB si è impegnata ad effettuare e che è obbligata a fornire, il Direttore dell'Agenzia, Vincenzo Sigillito, risponde che non può fornire tali dati “perché è pendente presso il Tribunale di Melfi un procedimento inerente alle attività dell'inceneritore FENICE SpA”. |
17 giugno 2009
| ARPAB comunica alla popolazione che l'inquinamento di mercurio sarebbe stato determinato da “una piccola perdita a livello di una vasca di raccolta”. |
4 giugno 2009
| Il Quotidiano di Basilicata, in un articolo a cura di Vittorio Laviano comunica la data di una conferenza di Servizio convocata dal Sindaco di Melfi insieme a tutte le parti interessate dall'emergenza. “La conferenza era “già stata rimandata sul finire dello scorso mese di maggio quando proprio il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio, aveva chiesto di poter raccogliere tutti i dati necessari a stabilire quali misure da adottare in futuro”. |
22 maggio 2009
| A due mesi dalla prima ordinanza del Sindaco Navazio, ne viene emessa una nuova ove si legge: “Allo stato attuale FENICE SpA non ha posto in essere gli interventi di messa in sicurezza idonei a garantire la sicurezza dei luoghi ed un efficiente contenimento dello stato di inquinamento delle acque sotterranee" |
18 aprile 2009
| In una lettera aperta ad Ernesto Navazio, nella duplice veste di Sindaco di Melfi e Commissario Straordinario del Consorzio ASI, l'Organizzazione Lucana Ambientalista chiede allo stesso "di rendere noti i dati relativi all'inquinamento riscontrato nelle falde idriche dell'area di San Nicola di Melfi, dato che non sono stati resi noti dall'Arpab i parametri relativi a tutte le sostanze per le quali sono stati riscontrati superamenti dei valori di inquinamento" |
8 aprile 2009
| I mezzi della Polizia Provinciale entrano nell’area del termovalorizzatore la Fenice per «effettuare gli accertamenti relativi alle operazioni d’emergenza di messa in sicurezza poste in essere dalla ditta». |
27 marzo 2009 - 6/15 aprile 2009
| Dai rilievi effettuati dalla stessa Fenice SpA emerge un inquinamento in atto della falda acquifera già il 6 febbraio del 2008 “in concentrazioni molto superioriai limiti fissati nell'All. 5 alla parte quarta tabella 2 del D. Lgs n° 152/06" |
14 marzo 2009
| Il Sindaco di Melfi “vieta l'utilizzo delle acque sotterranee emungibili dai pozzi presenti all'interno del perimetro del sito dell'impianto di termovalorizzazione FENICE, nonché di quelli a valle dello stesso” |
12 marzo 2009
| FENICE comunica a ARPAB, Regione Basilicata, Presidente della Provincia di Potenza e al Sindaco di Melfi “una contaminazione all'interno del perimetro del sito dell'impianto di termovalorizzazione” |
3 marzo 2009
| ARPA Basilicata comunica al Sindaco di Melfi “il superamento della concentrazione di soglia delle acque sotterranee”. |
23 maggio 2008
| Con una nomina regionale, il Sindaco di Melfi, Alfonso Ernesto Navazio viene nominato Commissario Straordinario del Consorzio ASI/1 di Potenza. |
6 febbraio 2008
| Secondo la Polizia Provinciale, Comando di Rionero in Vulture, da rilievi effettuati dalla FENICE che gestisce il termovalorizzatore di S. Nicola di Melfi – emerge un inquinamento della falda acquifera in concentrazioni molto superiori ai limiti fissati dal D. Lgs n° 152/2006 |
19 settembre 2007
| Nella sua esposizione durante i lavori del Convegno, il Comandante della Polizia Provinciale di Rionero in Vulture, Pasquale Ricciardella, spiega che “chiunque si renda responsabile di una discarica abusiva, è tenuto a procedere alla rimozione, all'avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull'area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa. Spetta al Sindaco disporre con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale si procede all'esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate. |
19 settembre 2007
| Nella sua esposizione durante i lavori del Convegno, il Comandante della Polizia Provinciale di Rionero in Vulture, Pasquale Ricciardella, spiega che “chiunque si renda responsabile di una discarica abusiva, è tenuto a procedere alla rimozione, all'avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull'area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa. Spetta al Sindaco disporre con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale si procede all'esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate. |
3 aprile 2006
| Con il Decreto Legislativo n. 152/2006, il Governo emana il Decreto Legislativo “Norme in materia Ambientale”. |
19 agosto 2005
| Con il Decreto Legislativo n. 195/2005, il Governo Italiano attua la direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione in materia di monitoraggio ambientale |
31 maggio 2005
| Nella seduta Parlamentare n. 635, l'On. Mario Lettieri propone un'interpellanza al Ministro dell'Ambiente e al Ministro per la Salute, per sapere se "i Ministri interpellati intendano avviare nei vari comuni dell'area una indagine epidemiologica sulle malattie legate ai processi industriali e allo smaltimento dei rifiuti, coinvolgendo la Regione Basilicata e, se del caso, le strutture ospedaliere esistenti in quell'area (CROB di Rionero, Ospedali di Melfi, Venosa, Pescopagano); |
7 aprile 2005
| Una sentenza della Corte Costituzionale, n. 161 2005, dichiara l'illeggittimità costituzionale dell'art. 1 della legge della Regione Basilicata 31 agosto 1995, n.59, nella parte in cui fa divieto a chiunque conduca nel territorio della Regione Basilicata impianti di smaltimento e/o stoccaggio di rifiuti, anche in via provvisoria, di accogliere negli impianti medesimi rifiuti diversi da quelli urbani non pericolosi, provenienti da altre regioni o nazioni |
30 dicembre 2004
| La Giunta Regionale con Delibera n. 3164, con 5 presenti e due soli assenti, viste tutte le premesse, approva all'unanimità il “Progetto di Monitoraggio dei corpi idrici sotterranei a rischio inquinamento da fonti agricole”, dando al Responsabile del Dipartimento Ambiente e Territorio, Dott. Vincenzo Sigillito, il mandato per stipulare la convenzione con la società Metapontum Agrobios. |
28 gennaio 2002
| Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo n. 2003/4/CE, concernente l'accesso del pubblico all'informazione ambientale |
ANNO 2002
| Con delibera DGR n. 304/2002, la Regione Basilicata trasferisce all'agenzia ARPAB le competenze relative al monitoraggio del Melfese |
Fine 2001
| Nella consueta analisi di fine anno della rassegna stampa del 2001, la Regione Basilicata puntualizza che "Nell’anno 2001 l’attenzione dei media e della stampa si è concentrata in particolare sulle problematiche ambientali connesse alla gestione dei rifiuti, al loro trattamento e al rischio connesso ad alcune attività industriali". |
Ottobre 2001
| Data la particolare criticità dell’attuazione del piano di monitoraggio ambientale, ARPAB stipula apposita convenzione con l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) |
16 marzo 2001
| L'Italia Ratifica la Convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale. |
15 dicembre 1999
| Il Consigliere Regionale Antonio Flovilla chiede un'interrogazione all'Assessore Regionale per la Sicurezza Sociale, Filippo Bubbico, per verificare eventuali rischi per la salute dei cittadini in merito al termodistruttore Fenice |
30 novembre 1999
| Il GiP di Potenza archivia un'inchiesta per presunto abuso d'ufficio finalizzato a procurare vantaggi alla società Fenice SpA nei confronti di amministratori della Regione. |
8 novembre 1999
| Con determinazione dirigenziale firmata dal Dott. Francesco Pesce, si autorizza Fenice SpA a dare avvio alle prove a caldo di verifica funzionale e prestazionale delle diverse sezioni dell'impianto per la durata complessiva di 130 giorni. |
3 novembre 1999
| Con delibera n. 2584/99 la Regione Basilicata approva con D.G.R. la rete di monitoraggio ambientale prevista dal DEC/VIA 1790/93. |
16 settembre 1999
| Con delibera n. 1147, il Comune di Lavello ricorre al TAR contro Regione Basilicata, Ministero dell'Ambiente, Fenice e Provincia di Potenza, contro le modalità di approvazione dei lavori del Termodistruttore Fenice di San Nicola di Melfi |
31 marzo 1999
| Si conclude la Conferenza regionale di servizio con voto favorevole all'insediamento Fenice. |
18 marzo 1999
| Con Protocollo Prot. 2761, il Sindaco di Lavello, Avv. Luigi Lomio, scrive alla Regione Basilicata e al Dott. F. Pesce in merito alla realizzazione del termodistruttore Fenice. |
15 gennaio 1999
| Con Protocollo Prot. St. 409/1052/99, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali “esprime contrarietà circa l'inserimento ambientale del termovalorizzatore Fenice in S. Nicola di Melfi, in quanto, per la parte di propria competenza, non sono state osservate le prescrizioni dettate dal Decreto di Impatto Ambientale (VIA) n. 1790 del 1993, concordando in ciò con le valutazioni espresse dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici di Potenza |
8 ottobre 1998
| Dopo un'audizione tenuta a Melfi, il Presidente della Commissione Senato su Igiene e Sanità, Carelli, dichiara: “Ho notato una grande carenza da parte degli Enti preposti in tema di monitoraggio ambientale, circa l’acquisizione dei dati, il controllo ambientale e quello sullo stato di salute dei cittadini" |
17 settembre 1998
| Il Sindaco di Lavello chiede alla Magistratura di accertare se i lavori del termodistruttore Fenice “siano muniti di tutte le autorizzazioni di legge” |
25 agosto 1998
| Viene scritta la Convenzione di Aarhus, SULL'ACCESSO ALLE INFORMAZIONI, LA PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO AI PROCESSI DECISIONALI E L'ACCESSO ALLA GIUSTIZIA IN MATERIA AMBIENTALE. |
6 maggio 1998
| L'Assessore Provinciale Farina, ad una richiesta del Sindaco di Lavello Lomio di verificare se i lavori di costruzione del termodistruttore Fenice corrispondano agli elaborati approvati, risponde “che gli elaborati progettuali sono diversi per non pochi aspetti da quelli trasmessi all'amministrazione Provinciale in data 19 dicembre 1992". |
5 novembre 1997
| Rinfrancata da questa sentenza, Fenice SpA annuncia di aver mosso un altro ricorso al TAR, contro la delibera di Giunta regionale n. 6016 invitando contestualmente la Regione a non intralciare ulteriormente i lavori di realizzazione dell'impianto |
16 settembre 1997
| Il TAR di Basilicata accoglie il ricorso presentato da Fenice SpA quasi due anni prima. |
11 settembre 1997
| Iniziano i lavori della Conferenza Regionale istituita a luglio. Alle prime due sessioni il Sindaco di Lavello, partecipa solo come auditore, perchè non preventivamente invitato |
11 luglio 1997
| Con Delibera di Giunta Regionale n. 4932 viene istituita la Conferenza di servizio Regionale per la valutazione dei progetti di impianti per lo smaltimento ed il recupero dei rifiuti, in totale difformità alla “Legge Bassanini” e ad altre normative statali e regionali vigenti. |
19 maggio 1997
| Con la Legge Regionale n. 27/97 viene istituita l'Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale, ARPAB |
28 giugno 1996
| Il Senatore Giuseppe Brienza chiede alla Procura della Repubblica di Melfi di fare tutti gli accertamenti sugli impatti ambientali del Progetto Fenice e che vengano bloccati i lavori per la costruzione dell'impianto |
2 maggio 1996
| Iniziano i lavori di costruzione dell'impianto termovalorizzatore di S. Nicola di Melfi |
31 agosto 1995
| Con la Legge Regionale n. 59/95, viene fatto divieto di smaltimento rifiuti sul territorio lucano proveniente da altre regioni. |
2 maggio 1995
| La Giunta guidata dal Presidente Boccia, A MANDATO SCADUTO E A CONSIGLIO REGIONALE SCIOLTO (in data successiva alle elezioni regionali del 23 maggio 1995) approva il progetto Termodistruttore Fenice di S. Nicola di Melfi, tramite Delibera di Giunta Regionale n. 2202/95, come riporta un documento ufficiale del Comune di Lavello |
17 dicembre 1993
| La Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell'Ambiente - tramite Decreto DEC/VIA 1790/93 - esprime parere favorevole alla costruzione dell'impianto Fenice di Melfi, a condizione che la FIAT assicuri il rispetto di ben 22 prescrizioni |
25 febbraio 1992
| La società Fenice SpA, di proprietà del Gruppo FIAT presenta alla Regione Basilicata e al Ministero per l'ambiente uno studio di Impatto Ambientale per la realizzazione del termovalorizzatore di S. Nicola di Melfi. |
8 agosto 1985
| Il Parlamento approva la legge n. 431/1985 "Disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale" che, in base all'art. 1 comma uno lettere a), b), c), d), e), f), g) e h), sottopone a vincoli paesaggistici i territori individuati da tali caratteristiche. |